Con 2mila metri quadri di superficie espositiva, all’interno di un padiglione quasi interamente dedicato, il settore del giardinaggio ha conquistato negli anni uno spazio sempre più di rilievo all’interno di Agrilevante (Bari, 12-15 ottobre 2017). In questa intervista, Franco Novello, presidente di Comagarden, spiega quali sono gli sviluppi attesi per il futuro per un ambito che trova, nella fiera di Bari, un’occasione per raggiungere mercati emergenti.
In che modo il settore del giardinaggio sarà presente all’interno della fiera?
Lo spazio che il settore garden ha acquisito all’interno di un’esposizione “agricola” come quella di Bari nasce da un moto spontaneo dei costruttori del settore garden, i quali hanno intuito che questa vetrina poteva essere importante per raggiungere il pubblico degli operatori professionali e insieme il pubblico degli hobbisti e appassionati. C’è poi una ragione d’ordine funzionale, perché molti degli operatori economici e dei rivenditori, soprattutto nell’area mediterranea, trattano sia il macchinario agricolo che quello per la cura del verde e trovano dunque utile un evento nel quale siano presenti entrambe le tipologie merceologiche.
L’ambito garden sta acquisendo una sua identità nella manifestazione?
Ha sicuramente acquisito una maggiore visibilità e una più facile accessibilità. Le macchine per il gardening sono collocate in una struttura quasi interamente dedicata, il padiglione 20, che si trova nelle immediate vicinanze dell’ingresso “Verdi” della fiera. I visitatori provenienti da questo ingresso avranno proprio l’area “green” come primo colpo d’occhio, in un contesto che peraltro avrà allestimenti scenografici suggestivi grazie anche alla presenza, all’interno del padiglione, dell’area “M.i.A.” dedicata alla multifunzionalità quindi alla manutenzione e cura del territorio.
È stata registrata una crescita, in termini di espositori ed estensione della superficie espositiva, rispetto alle edizioni precedenti?
Il settore è cresciuto nelle ultime edizioni ed oggi impegna circa 2 mila metri quadrati di superficie.
Questo non soltanto la accredita come evento di alto profilo, che promuove innovazione, ma la rende interessante per il pubblico dei professionisti che cercano tecnologie affidabili e di nuova generazione.
Quanti espositori partecipano?
Abbiamo circa 40 espositori dei quali una decina provenienti dall’estero, e abbiamo soprattutto alcuni tra i maggiori marchi a livello mondiale. I costruttori leader a livello internazionale sono tutti presenti ad Agrilevante e insieme ad essi sono presenti importanti aziende specializzate con tutte le novità di gamma.
Quali sono gli ambiti merceologici presenti? Solo motor e macchine o anche altre merceologie?
La rosa delle tipologie merceologiche e dei modelli è molto ampia, perché comprende macchine motorizzate semoventi e a mano, e attrezzature grandi e piccole per il giardinaggio e per ogni tipo di manutenzione verde. Consideriamo, poi, che alcune tipologie di macchine sono polivalenti perché trovano impiego nella cura del verde ma anche in agricoltura, e del resto esistono ormai forme di agricoltura amatoriale o “part time”, aree verdi polivalenti nei territori urbani e periurbani, attività multifunzionali di manutenzione del territorio che spesso richiedono tipologie di macchine assimilabili a quelle per il gardening e che rappresentano un mercato potenzialmente molto interessante.
È possibile che in futuro possa essere dedicato al giardinaggio un intero padiglione espositivo?
Già quest’anno abbiamo, in pratica, un padiglione dedicato e in prospettiva la superficie può crescere ulteriormente proprio per andare incontro alle nuove esigenze di gardening e di agricoltura multifunzionale. Non va trascurata la possibilità di impegnare anche aree esterne nel quartiere fieristico per realizzare prove dimostrative. Quest’anno ad Agrilevante avremo, ad esempio, un’area attrezzata per le dimostrazioni di volo dei droni, che trovano sempre più spesso applicazione in agricoltura ma anche nel controllo e monitoraggio dei parchi e delle aree verdi.
L’iniziativa riscuote consenso tra le aziende che vogliono presentarsi ai visitatori del centro-sud Italia e più in generale dell’area del Mediterraneo?
La rassegna è cresciuta in questi anni proprio perché le aziende costruttrici vedono in Agrilevante una piattaforma per raggiungere mercati emergenti. Nel Mezzogiorno, in particolare, sta crescendo l’attenzione per la manutenzione del verde e quindi l’interesse per le relative tecnologie meccaniche, questo anche nel quadro di un rilancio dell’industria turistica che comporta una crescente attenzione per l’arredo urbano e per l’impiantistica anche sportiva.
Sono in programma eventi o corsi specifici per il comparto garden? Quali?
Non c’è ancora un programma di seminari specifico, come abbiamo avuto a Eima 2016, ma arriveremo presto a concepire iniziative di aggiornamento e formazione sia per gli operatori professionali sia per gli hobbisti, perché siamo convinti che la fiera debba essere un fatto anche culturale e un’opportunità da valorizzare sotto ogni punto di vista. Di grande supporto sono, in ogni caso, le attività svolte dalle case editrici di settore, vedi in particolare l’iniziativa di “Vita in Campagna” che è presente anche quest’anno ad Agrilevante con un proprio spazio e che ha già messo a punto un programma di incontri aperti al pubblico sulla cura delle piante e sugli interventi stagionali di manutenzione del verde.
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