La scoperta di un tronco fossile di ben 374 milioni di anni fa ha permesso ai ricercatori dell’Istituto cinese di geologia e paleontologia di Nanchino, con i colleghi delle università di Cardiff e della State University di New York di indagare i particolari meccanismi di crescita di questi alberi “preistorici”.
I fossili, appartenenti alla classe dei Cladoxylopsida, hanno permesso agli studiosi di comprendere che gli antichi alberi erano in grado di raggiungere grandi dimensioni grazie a un metodo davvero unico, con la costruzione di uno scheletro circolare interno, cavo, circondato dalla fitta rete dei fasci dello xilema, interconnessi tra loro, concentrata sotto la corteccia.
Attorno a ciascuno di questi fasci si depositavano gli anelli di accrescimento, dando così vita a una struttura che somiglia a quella di tanti piccoli alberi raggruppati. Al crescere dei fasci dello xilema aumenta il diametro dei tronchi, mentre il peso crescente portava al collasso verso la base dei filamenti legnosi, dando così all’albero la forma “a bulbo”.
La ricerca è stata pubblicata nei giorni scorsi e si può consultare sul sito dell’Istituto di Nanchino (http://english.nigpas.cas.cn/). Foto di copertina by Falconaumanni (Own work) via Wikimedia Commons.
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