Come installare un robot tagliaerba

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Hai deciso di affidarti a un robot tagliaerba per la cura del prato e dopo aver attentamente valutato l’acquisto è venuto il momento dell’installazione. Quella che segue è la guida giusta per un risultato eccellente.

Abbiamo chiesto a un giardiniere professionista e installatore di robottini di spiegare passo per passo quali sono le fasi da seguire, quali aspetti del proprio giardino valutare per una programmazione efficace, quali sono gli errori e i problemi più comuni e perché è importante avere un’assistenza veloce ed efficace. Inoltre, in quali casi è preferibile rivolgersi a un installatore certificato e come scegliere il professionista giusto.

Articolo a cura della redazione di GardenTV con il contributo tecnico di Alberto Corbetta, giardiniere professionista e installatore specializzato iMow Stihl (https://versoilverde.it/).

Sommario

1. Per un giardino di medie dimensioni è necessario rivolgersi a un professionista o si può fare da soli?
2. A chi rivolgersi: come riconoscere il professionista giusto?
3. Quali sono le variabili da valutare all’interno del giardino.
4. Cosa serve: attrezzi e materiale necessario.
5. Le fasi dell’installazione, spiegate bene.
6. Come fare una programmazione efficace in base al tipo di giardino e di erba (e non solo).
7. Quali sono gli errori e le problematiche più comuni.
8. Quanto è importante un’assistenza efficace e veloce.

La guida completa all’installazione di un robot rasaerba


1. Quando rivolgersi a un professionista.

La risposta più semplice è: si può fare anche da soli, leggendo attentamente il manuale di istruzioni, nel quale spesso sono contenuti anche esempi di installazione in diversi tipi di giardino. I principi di installazione sono generalmente gli stessi per qualunque dimensione del giardino, tipo e marca di robot tagliaerba. A cambiare sono invece le difficoltà che si possono incontrare.

Proprio perché ci sono infinite situazioni che non sono e non possono essere riportate sul manuale di istruzioni, e che solo l’esperienza di un professionista può conoscere, il suggerimento è però di rivolgersi a un installatore, che con la sua esperienza è in grado di individuare e risolvere le più diverse situazioni: marciapiedi alti, irrigatori sporgenti, griglie metalliche, tombini, radici sporgenti, buche di cani o altri animali.

Il robot infatti è utile e funziona al meglio solo se l’installazione è fatta in maniera corretta. Inoltre prima di fare l’acquisto l’installatore chiede solitamente di fare un sopralluogo per fare una valutazione del giardino. Senza dimenticare l’importanza dell’assistenza successiva.

Il professionista insomma è in grado di far rendere e funzionare al meglio l’attrezzatura e la sua installazione sarà anche proiettata verso il futuro, tenendo conto dell’evoluzione del giardino.

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2. Come scegliere l’installatore: a chi rivolgersi.

Ci sono case produttrici che stanno cominciando a pensare alla figura dell’installatore e a creare una rete di professionisti formati (ricordiamo che non esiste certificazione) in modo tale da dare a cliente e rivenditore strumenti in più.

Negli ultimi anni, rivenditori, giardinieri e professionisti si sono formati grazie a corsi specifici e all'esperienza maturata sul campo, raggiungendo un livello di professionalità tale da potersi chiamare installatori specializzati. Se l’installatore fa anche il giardiniere avrà inoltre l’occhio esperto sulle piante, il loro sviluppo e la loro crescita, il comportamento del giardino, le esposizioni, il tipo di erba, la presenza di muschi, l’impianto di irrigazione.

Spiega Alberto Corbetta: «Io ho cominciato collaborando con un rivenditore e ora molti altri sono interessati, e grazie al passaparola la mia attività si è ampliata. Ci sono giardinieri che temono che il robot porti via il lavoro ma non è così: la tecnologia può aiutare e incrementarlo. Ho per esempio robottini cui ho affidato la manutenzione del prato dei clienti, che lavorano al posto mio.

Il costo della manutenzione c’è comunque, ma il rendimento è migliore e i clienti sono più soddisfatti, perché allo stesso prezzo hanno un numero di tagli maggiore e minor disturbo.

Il robot dà inoltre molte altre possibilità: la vendita o il noleggio, il rimessaggio invernale, il potersi dedicare ad altri lavori in giardino. A parità di costi l’installazione di un robot fa guadagnare in qualità e professionalità.

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3. Quali sono le variabili da valutare all’interno del giardino.

- La dimensione del giardino. Insieme alla conformazione è da questa che dipende la scelta della macchina. Il professionista, installatore o rivenditore, è in grado di suggerire il modello migliore, rispetto ai tempi di ricarica, agli imprevisti, alla durata di vita della macchina rispetto al lavoro che deve fare.

- I punti corrente in giardino. Importante: le prese da esterno devono essere stagne. Da ricordare che le prese con sportellino richiudibile sono stagne solo quando chiuse, sono a uso temporaneo.  «Installo robot dalla presa di corrente in poi – spiega Corbetta – prima il lavoro deve essere fatto da un elettricista, che verifica anche la qualità dell’impianto domestico».

- La presenza di attraversamenti, pavimentazioni, strettoie. Il professionista conosce i limiti che la macchina può raggiungere (non tutte hanno le stesse caratteristiche) e le sue potenzialità.

- La presenza di oggetti metallici di grandi dimensioni, che possono disturbare il lavoro del robot.

- La presenza di radici affiorante e irrigatori.

- La posizione della docking station: meglio se comoda per la manutenzione e l’intervento. L’ideale è che possa essere vista da una finestra o stanza: in questo modo se c’è un problema il cliente è il primo ad accorgersene per un rapido intervento.  

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4. Cosa serve: attrezzi e materiale necessario.

Di norma all’acquisto è fornito il robot con la sua base di ricarica. In base alla marca è fornito o no un kit di installazione che contiene il filo guida  (adatto per essere interrato e stare all’aperto), picchetti di ancoraggio per filo perimetrale quando non lo si vuole interrare (nel caso soprattutto di grandi giardini può essere infatti interrato con macchina interrafilo). Connettori stagni in caso di giunte, rotture o spostamento del filo. Non inclusi nel kit, ma necessari un martello. «E delle ginocchiere – aggiunge Corbetta – perché come si suol dire la terra è bassa».

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5. Le fasi dell’installazione, dal filo perimetrale alla programmazione.

- Presa visione del giardino;
- scelta della macchina adeguata;
- scelta della posizione della docking station;
- installazione della docking station;
- installazione del filo perimetrale;
- collegamento dei fili alla base di ricarica;
- attacco alla corrente;
- installazione del robot tagliaerba seguendo la procedura guidata;
- controllo del percorso;
- programmazione.

«Dopo due settimane torno a controllare la situazione per controllare che il robot lavori adeguatamente e aggiustare eventualmente la programmazione o il filo», aggiunge Alberto Corbetta. 

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6. Come fare una programmazione efficace in base al tipo di giardino e di erba (e non solo).

Durante il primo giro del perimetro la macchina dà la sua idea della programmazione, ma la valutazione dell’installatore, che conosce le macchine potrà fare la differenza, tenendo conto dell’esposizione, della fascia climatica in cui si trova il giardino, del tipo di impianto di irrigazione.

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7. Quali sono gli errori e le problematiche più comuni.

Le cose che possono capitare all’inizio sono prevalentemente errori di valutazione nell’installazione: per esempio il filo collocato troppo vicino a un arbusto o a un albero. In questi casi si interviene con una correzione elettronica o fisicamente.

Importante è controllare lo stato e la qualità dell’impianto elettrico domestico, per non incorrere – in caso di temporale o eventi atmosferici – in problemi di corrente che potrebbero danneggiare trasformatori e schede.

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8. L’importanza di un’assistenza efficace e veloce.

Nel valutare la spesa è importante tener conto del centro assistenza: quali tempi assicura? Occorre spedire la macchina, e se sì, dopo quanto tempo sarà restituita? Oggi esistono anche pacchetti di assistenza: d’inverno è possibile portare il robot  per un controllo, la pulizia, la verifica tutte le parti così da avere all’inizio dell’anno la macchina perfettamente funzionante. Altri pacchetti di assistenza comprendono un controllo periodico o addirittura la possibilità di usufruire di macchine sostitutive. 

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