L’arrivo della primavera, con le temperature che si assestano sopra i 10 gradi e le infestanti non ancora diffuse, è il momento ideale per la semina del prato. Ma come fare?
La scelta migliore è un miscuglio di semi di tipi diversi: una singola specie o varietà è infatti adatta solo a situazioni speciali (ombra, scarpate, aridità...).
Per scegliere bene occorre valutare il clima (piovoso, siccitoso, mite, freddo...), il terreno (compatto, arido...), l’esposizione (ombra, sole), la manutenzione (costante o meno) e l’uso del prato (ornamentale, calpestabile...).
La quantità di semente da spargere è riportata in etichetta. Vanno evitati dosaggi più elevati, indicati solo per semine tardive (ottobre), situazioni difficili o probabili grandi infestazioni di malerbe. Si può invece aumentare la dose sui bordi.
Ma qual è il giorno giusto?
La semina va fatta in un giorno sereno e senza vento, a spaglio o meglio con una seminatrice a rullo, effettuando due passaggi incrociati ad angolo retto.
La semina a spaglio richiede esperienza: per evitare l’effetto macchia di leopardo si mescola ai semi un’uguale quantità di sabbia, effettuando doppio passaggio.
Se a crescita avvenuta il manto erboso è poco uniforme, con alcune zone fitte e altre spoglie, riseminatevi la medesima semente. Durante la germinazione ricordatevi di non camminare sul terreno seminato finché l’erba non sarà cresciuta qualche centimetro.
Fonte: Promogiardinaggio
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