Lavori nel verde: l’importanza della formazione

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“La formazione che fa la differenza” è il titolo del convegno in programma a Bergamo per sabato 21 aprile e che intende offrire una prima tavola rotonda tra centri di formazione specializzati in arboricoltura. Si rifletterà infatti su tutta la filiera del verde, o meglio del “Sistema albero”: dalla produzione vivaistica alla cura di grandi alberi.

A organizzare la conferenza sono Assofloro Lombardia, con Sia (Società italiana arboricoltura) e dal distretto florovivaistico PlantaRegina.

L’iniziativa nasce con l’intento di riflettere sulla “formazione di qualità”, un argomento sempre più sentito tra chi lavora nell’ambito del verde, anche in seguito all’accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni il 22 febbraio, con il quale è stato definito lo standard professionale e formativo del manutentore del verde.

Spiegano gli organizzatori del convegno: “L’approvazione dell’idoneità professionale del costruttore e manutentore del verde e i requisiti necessari per l’avvio della professione sanciscono una nuova dignità per un lavoro che in molti considerano da sempre un hobby e dove il lavoro sommerso è una reale calamità per le aziende in regola. Per fare il giardiniere sarà necessaria una preparazione riconosciuta legalmente; riconoscere la professione del settore è inoltre il passo fondamentale per dare valore e rispetto al lavoro delle imprese, anche attraverso l’innalzamento del livello di professionalità degli addetti al verde”.

Ecco dunque la necessità di una formazione che fornisca davvero conoscenze ed esperienze utili alla crescita professionale.

“Tenuto conto delle forti evoluzioni all’interno settore (dal punto di vista delle conoscenze, delle norme, delle emergenze fitosanitarie, delle evoluzioni delle tecniche e delle attrezzature) anche per questo comparto è lecito comunicare a parlare di formazione permanente”.

Durante il convegno di Bergamo (sabato 21 aprile, 9-13, Centro Congressi Giovanni XXIII) una prima parte servirà a fare il punto sull’attività di costruttore e manutentore del verde, illustrando i requisiti professionali e l’iter formativo.

I relatori si soffermeranno sull’importanza di tutta la filiera, perché compiere un errore nel lungo percorso dalla produzione vivaistica, dalla progettazione fino alla realizzazione e manutenzione di un’area verde può trasformare l’investimento di denaro in una perdita anziché generare di benefici, aumentando così i costi di gestione.

“Una delle caratteristiche problematiche del settore – si legge nella presentazione del convegno – è proprio lo scarso coordinamento tra committenti (anche pubblici), tecnici progettisti, direttori lavori, produttori florovivaisti, imprese appaltatrici del verde, manutentori. Si parlerà anche dell’importanza del saper comunicare la professionalità e le buone pratiche di intervento”.

La seconda parte del convegno si svolgerà secondo modalità di tavola rotonda, per stimolare il dibattito sul tema delle formazione professionale in Italia, fare il punto sulla formazione nell’ambito della filiera del verde (dalla produzione agli interventi specialistici) e riflettere sull’opportunità di avviare strategie comuni. Si tratta del primo evento che vede la partecipazione ad uno stesso tavolo di centro di formazione e dei loro formatori che sono un riferimento in tutto il territorio italiano e anche all’estero, nel settore del verde ed in modo particolare dell’arboricoltura (dal vivaio alla cura dei grandi alberi).

A questo link il programma aggiornato del convegno

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