Droni, sensori, stazioni meteo, per monitorare e migliorare la resa agricola, ridurre i costi, evitare trattamenti inutili, dannosi e inquinanti. Tutto questo è Agricoltura di precisione: il 22 luglio al Teatro della Terra-Biodiversity park di Expo Milano è in programma un laboratorio condotto da Alessandro Matese, dell’Istituto di biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche.Si parlerà appunto di “Agricoltura di precisione e uso sostenibile delle risorse”, con l’obiettivo di migliorare la collaborazione tra ricerca e aziende.“Il nostro è un ambito molto applicativo – spiega Alessandro Matese – Se è vero che è compito della ricerca inventare, solo gli imprenditori sanno cosa può realmente servire e cosa no”.L’agricoltura di precisione comprende una serie di metodologie, analisi e processi per la gestione di specifici sistemi colturali. “In pratica significa – prosegue Matese – considerare i sistemi colturali non come grandi insieme, ma come piccole entità con comportamenti diversi. Un vigneto o un campo di mais, soprattutto se sono molto estesi, non sono un’unica entità, ma la somma di tanti piccoli appezzamenti coltivati con la stessa coltura. In uno stesso campo possiamo trovare condizioni di suolo, meteorologiche, di esposizione solare, di topografia anche molto differenti tra loro. In Italia questo è anzi molto frequente”.
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