Al Flora Trade Show top buyer dai 5 continenti
Saranno un centinaio i buyer del comparto florovivaistico che arriveranno a Rimini per il Flora Trade Show. La manifestazione conferma così il suo carattere internazionale, per garantire opportunità di business agli operatori del comparto.Anche quest’anno, come già è avvenuto nel 2015, Rimini Fiera metterà a disposizione delle aziende che parteciperanno al Flora Trade Show una piattaforma per realizzare business meeting internazionali.Prima della fiera le aziende concorderanno online gli appuntamenti con i buyer di loro interesse, verificando in anticipo (e in modo reciproco) la reale opportunità di affari comuni. Poi, durante la fiera, presso gli stand degli espositori avranno luogo gli incontri con il prezioso supporto degli interpreti (messi a disposizione dagli organizzatori) e il coordinamento dell’ufficio marketing estero della fiera.Al termine della manifestazione, infine, tutte le aziende interessate potranno ricevere il file completo dei delegati esteri e contattare anche coloro che non è stato possibile incontrare durante il Trade Show.I buyer esteri, spiegano gli organizzatori di Flora Trade Show, “vengono attentamente selezionati dal nostro network di agenti esteri, sulla base dell’esatta rispondenza con l’offerta fieristica che la nostra manifestazione rappresenta. Si tratta di un servizio molto apprezzato dalle aziende espositrici, soprattutto da quelle medio piccole che hanno la necessità di un supporto organizzativo per approcciare nuovi mercati e sviluppare il proprio business.Un centinaio le delegazioni che proverranno da Francia, Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Austria, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Macedonia, Albania, Romania, Bulgaria, Turchia, Tunisia, Marocco, Algeria.“Gli operatori coinvolti – concludono gli organizzatori – vanno dai grossisti di piante ai responsabili del verde pubblico, dai paesaggisti/urbanisti ai buyer di catene specializzate nella distribuzione di prodotti florovivaistici, ma anche buyer di grosse strutture turistiche, di centri sportivi, di parchi tematici, e così via. Gli operatori potranno inoltre accordarsi con le aziende per visite ai siti produttivi”.
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