Con una nota di qualche giorno fa, **il Ministero dell’Ambiente è intervenuto, con un chiarimento, in merito al tema del regime giuridico degli sfalci e delle potature del verde**, precisando che possono essere esclusi dall’applicazione delle norme sui rifiuti quando rispettano i requisiti richiesti dal codice ambientale per poter essere classificati come sottoprodotti. **Un problema, quello della classificazione dei rifiuti che interessa in particolare chi si occupa della manutenzione e della gestione del verde** e ha quindi bisogno di indicazioni precise per lo smaltimento di sfalci e residui da potature.A darne notizia dell'intervento da Roma è stata Coldiretti che ha più volte sollecitato il parere ministeriale. “Che interviene – spiegano da Coldiretti - a **chiarire l'equivoco generato dalla lettura di una nota dello stesso Ministero (prot.8890/TRI/DI del 18 marzo 2011)** che, nel rispondere ad un quesito formulato dalla Provincia di Mantova, aveva precisato che l'esclusione dal regime dei rifiuti prevista dall'articolo 185 del codice ambientale è applicabile solo a sfalci, potature ed altri materiali che provengono da attività agricola o forestale e che sono destinati all'impiego in attività agricola o per la produzione di energia, richiamando, per le altre tipologie di residui (ad esempio quelli derivanti dalla manutenzione del verde urbano) la disposizione che definisce i rifiuti urbani”.**Ora il Ministero precisa che anche per i residui da attività di sfalcio e potatura che non rientrano nell’articolo 185, per esempio perché non sono di provenienza agricola, è comunque possibile la classificazione come sottoprodotti.**
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