Parla di importanti e positive ricadute sul territorio" Asproflor, commentando la novità che arriva da una norma contenuta nel Collegato Agricolo da poco approvato in Senato: lo stop all'attività di manutenzione del verde a chi non è in regola con l'iscrizione (ora obbligatori) al registro dei produttori florovivaistici."L'attività di cura del verde pubblico e in particolare la tenuta di parchi e giardini - sottolineano il presidente di Asproflor/Comuni Fioriti Renzo Marconi e il suo vice Sergio Ferraro - costituisce una voce importante di integrazione al reddito per le imprese florovivaistiche. Ma la normativa, ottenuta grazie anche all’impegno profuso in questi anni dal tavolo per il florovivaismo, che raggruppa le associazioni più rappresentative dell'intera filiera, è una precisa tutela anche nei confronti dei consumatori: ora chi vorrà offrire questi servizi dovrà garantire ancor più qualità e competenza”.La filiera del florovivaismo Italiano fattura circa 4 miliardi di euro, il 6% circa della PLV agricola, con 47.000 aziende che occupano 158.000 addetti nel comparto e 37.000 appartenenti al gruppo "cura e manutenzione del paesaggio"."In molte regioni italiane - proseguono da Asproflor - il florovivaismo vanta tradizioni storiche grazie alla professionalità e specializzazione degli operatori
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