Roma, c’è un giardino in stazione

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Cosa ci fanno insalate, rosmarino e fiori in stazione? In gergo tecnico si chiama green architecture sostenibile, che tradotto significa un nuovo modo di progettare spazi di accoglienza, in questo casi dei viaggiatori in arrivo a Tiburtina, e di condivisione, visto che chi scende dal treno è invitato a partecipare in prima persona a dare un tocco green alla capitale. In pratica, uno spazio verde, che è sia giardino che orto, allestito da Grandi Stazioni a Tiburtina, sulla scorta del successo ottenuto dal “fratello maggiore” che a giugno è stato realizzato a Venezia Santa Lucia.Spiegano dalle Ferrovie dello Stato (dal cui sito sono tratte le immagini qui sopra): “Tutti possono dare il proprio contributo attivamente, seminando la pianta preferita e lasciandosi accogliere da un mix multisensoriale di profumi e colori, creato da centinaia di piante”.Il giardino di Tiburtina si ispira al Giardino botanico di Villa Adriana a Tivoli, occupa 300 metri quadri della piazza ed è composto da centinaia di piante disposte in sei labirinti circondati da vasche pubbliche in cui ogni visitatore può mettere a dimora i semi che preferisce.Ci sono 35 varietà botaniche diverse, tra aromatiche, insalate, fiori, piante ornamentali ad accogliere i turisti in attesa dei treni sulle sedute in materiali ecosostenibili (pallet riciclati).Hostess e steward ‘giardinieri’ con fioriere mobili danno il benvenuto ai viaggiatori offrendo loro una busta di semi da piantare nelle vasche predisposte nel Green garden, realizzato dall’agenzia Up! Strategy to action, in linea con l’idea di Grendi Stazioni di ripensare il ruolo degli scali ferroviari trasformandoli in piazze di aggregazione di servizi, divertimenti, cultura, e ora anche verde.

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