Sono già 82mila gli alberi monitorati, a cominciare da quelli di dimensioni più imponenti, come i platani: Roma si affida a un microchip per sorvegliare la salute del verde. Si chiama Vta, Visual tree assistance ed è stato scelto per contrastare la “strage” di alberi caduti.
L’apparecchio esegue una anamnesi dell’albero: raccoglie cioè informazioni e riferisce sullo stato del fusto, dei rami, delle foglie e delle radici. I primi “sorvegliati” sono gli alberi cosiddetti “di primaria grandezza” come pini, platani, leggi e altri che siano di altezza pari o superiore ai 20 metri. Per il momento, 82mila esemplari, su 320mila alberi della capitale.
Il monitoraggio ha come scopo quello di decidere se sono necessari interventi, per esempio di potatura, e di che tipo. L’intento finale è di mettere “al sicuro” il verde pubblico di Roma, anche a garanzia della sicurezza dei cittadini, visti i recenti casi di alberi crollati in seguito al maltempo.
Per realizzare gli interventi, la città ha assunto 30 nuovi giardinieri che si aggiungono ai 170 in servizio, oltre ai 50 manutentori civici operativi, come ha spiegato l’assessorato all’Ambiente.
Fonte Ansa
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