Chiusa la terza edizione che ha registrato un arricchimento della qualità – oltre che dei numeri – e della provenienza dei visitatori, ha saputo mostrare crescente abbondanza di offerte e novità, opportunità imprenditoriali e spunti creativi, momenti di incontro e occasioni di contatto, il Salone internazionale del verde ha iniziato i preparativi per la quarta edizione, alla quale, proprio in queste ore, è stata riconosciuta per la quarta volta la qualifica di ‘internazionale’ da Regione Lombardia.
Tra le ipotesi si sta vagliando quella dell’ampliamento dello spazio fieristico, con un terzo padiglione. “Abbiamo altre priorità – spiegano gli organizzatori – quali ad esempio lo sviluppo ulteriore dei canali d’invito di operatori esteri, l’ampliamento e l’approfondimento dei visitatori italiani, qualche innesto merceologico ulteriore e lo sviluppo di settori già presenti, ma di grande potenziale. Il terzo padiglione, cioè altri 15.000 mq di esposizione, è una possibilità, dipende da una serie (positiva) di fattori”.
Dall’estero è arrivato il 21% degli espositori a Rho-Pero, principalmente da Olanda, Danimarca, Francia e Germania. Così come sono giunti i visitatori (12% del totale), specialmente da Olanda, Svizzera, Francia e Romania. Presenze anche da Cina e Africa, oltreché dal resto d’Europa e dell’Asia, e, in quota residuale, dalle Americhe e dall’Oceania.
Tra i principali settori d’interesse professionale dei visitatori di Myplant 2017 in generale, il mondo dei vivai è risultato il più gettonato, mentre giardinieri, rivendite specializzate e produttori sono i settori di appartenenza più rappresentati tra i visitatori.
“La profilatura dei visitatori ci consente di dire che oltre il 50% degli stessi fosse costituito dai canali di vendita a varia scala (negozianti, centri giardinaggio, agenti…) e della compravendita tra produttori orto-floro-vivaisti. Se a costoro affianchiamo i grossisti e sommiamo gli operatori import/export, i compratori delle catene, i buyer invitati, scopriamo che Myplant ha attratto più di un potenziale compratore immediato ogni 2 visitatori, mentre buona parte del rimanente è stato rappresentato da potenziali acquirenti in un momento successivo (manutentori, giardinieri, vivaisti, architetti, imprese, rappresentanti del settore dell’ospitalità alberghiera e del turismo, professionisti e società di servizi). Tutto ciò significa che il Salone internazionale del verde ha riunito nel capoluogo lombardo i più importati attori del mercato del florovivaismo, del paesaggio e del garden in Italia: è quanto ci chiedono gli espositori e gli operatori stessi, ed è quanto ci richiede tutta la filiera del verde, che è il nostro primo ‘committente’”.
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