Francesco Dotto, groundsman internazionale, svolgerà sulla piattaforma Eima Digital Preview - giovedì 12 novembre dalle ore 14:00 alle 15:00 - un approfondimento su una nuova opportunità professionale per il giardiniere, quella del groundsman. Gianni Casini, docente dell’associazione Grassmed e attualmente Head Groundsman dell’Allianz Riviera a Nizza ci racconta invece la sua esperienza personale, dove si è formato, le prestigiose occasioni di lavoro all’estero e l’attuale ruolo di groundsman per il Nizza calcio.

Una nuova opportunità di lavoro che ha ancora spazio in Italia.

Figura professionale prestigiosa, riconosciuta e apprezzata all’estero, in Italia il groundsman, colui che si occupa cioè della manutenzione dei campi degli impianti sportivi, è sempre più richiesta e sta ottenendo dovuti riconoscimenti, inoltre ha ancora ampie possibilità occupazionali per il futuro, mentre i percorsi di formazione specifici sono relativamente recenti e offrono grandi opportunità. Tra questi quelli dell’IFGI (Istituto formazione groundsman italiano), di cui Francesco Dotto è presidente.

Dopo aver spiegato quindi quali sono i compiti e le competenze specifiche del groundsman, Dotto fornirà una panoramica sul presente e il futuro del verde sportivo, per poi spiegare quali sono i percorsi di formazione realizzati da IFGI all’interno del network Eima Green Academy: un “marchio di qualità” per una riconosciuta e aggiornata formazione per gli operatori del verde. 

Francesco Dotto farà poi il punto sulle macchine e le attrezzature necessarie al mestiere del groundsman, spiegando in che modo possono “preparare” il terreno per un suo uso ottimale e indicando quali sono i più recenti progressi della meccanizzazione nell’ambito della cura del verde sportivo.

Oltre, a Dotto, prenderà la parola Gianni Casini, docente dell’associazione Grassmed e attualmente Head Groundsman dell’Allianz Riviera a Nizza. Casini – con una lunga esperienza all’estero (tra i tanti manti erbosi da lui curati vi è anche quello di Wimbledon) racconterà la sua esperienza personale, dove si è formato, l’evoluzione dei macchinari usati per la cura del prato e concretamente come si sviluppa il suo lavoro.