Tutti hanno un parco o un angolo di verde prediletto. Ma come si fa a dire qual è il più bello? Ogni anno ci pensa la giuria di esperti del premio “Il Parco più bello d’Italia” che valuta attentamente una serie di criteri, sceglie tra le centinaia di partecipanti (tante sono le bellezze del nostro paese) e alla fine consegna il riconoscimento a due parchi, uno privato, uno pubblico. Gli attesi risultati dell’edizione 2015 sono arrivati: si tratta de “Il giardino di Ninfa” a Latina e di Villa Medici, a Roma; quest’anno sono stati assegnati anche un premio speciale della giuria e uno del popolo della rete.Alla tredicesima edizione del concorso hanno partecipato oltre mille parchi iscritti al network “Parchi più belli d’Italia” e recensiti dalla sua guida online (l’intento è quello di promuovere il turismo verde alla scoperta del patrimonio paesaggistico, naturale e botanico italiano). Il Giardino di Ninfa a Latina nasce sulle rovine della antica città ed è curato dalla Fondazione Roffredo Caetani, “in nome dell’armonia della vegetazione con le rovine – spiegano gli organizzatori del concorso – dell’accostamento dei colori con pietre e acqua, nel massimo rispetto degli equilibri dell’ecosistema”.Villa Medici a Roma, sede dell’Accademia di Francia, possiede un boschetto di grande interesse (proprio l’Accademia l’ha riportato all’antico splendore). Oltre ai due vincitori ufficiali, quest’anno la giuria ha voluto assegnare una menzione speciale a un giardino del Salento (una zona che sta affrontando il problema della xylella che mette a rischio gli ulivi secolari), il Giardino Botanico della Cultura (a Giuggianello), una antica tenuta di campagna di fine Ottocento dove oggi si trova una ricchissima collezione di piante rare, succulente e tropicali.Infine, sempre quest’anno per la prima volta, anche i visitatori hanno potuto dire la loro, attraverso la prima “votazione popolare”, organizzata tramite la pagina Facebook de “Il parco più bello d’Italia”: il vincitore è Villa Serra, a Sant’Olcese, Genova, un parco all’inglese che si sviluppa per nove ettari sul fondovalle del Rio Camago.(Le foto del Giardino di Ninfa sono di S. Manfredini – Archivio fotografico Fondazione Roffredo Caetani)