Il verde negli edifici scolastici contro la “sindrome dell’edificio malato”, per migliorare la qualità dell’aria indoor grazie all’efficacia di alcune varietà di piante nell’abbattere la concentrazione di sostanze inquinanti. Un primo esperimento è stato condotto all’Istituto Saffi di Firenze.
Dal 2022 è in corso una ricerca promossa da Coldiretti Toscana e Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE—CNR), in collaborazione con l’Istituto Saffi di Firenze e Assofloro, per “misurare” i benefici delle piante all’iterno degli edifici scolastici.
All’interno di quattro aule dell’Istituto Saffi sono state posizionate piante da interno di diverse specie, la cui azione sull’ambiente e sulla captazione di sostanze inquinanti viene monitorata da speciali centraline.
All’interno degli edifici sono presenti tutta una serie di sostanze, nocive per la salute, che derivano dai vari prodotti che utilizziamo, come ad esempio i detergenti per la casa, ma anche dai materiali con cui gli edifici stessi e gli arredi sono costruiti. Ad esempio, i detergenti a base di trielina o ammoniaca o acido cloridrico, ma anche le colle usate nei pavimenti o nella moquette, i pannelli di legno truciolare, i rivestimenti plastici che possono produrre sostanze dannose alla salute, come ad esempio la formaldeide, il benzene e lo stirene.
Già nel 1989, uno studio della Nasa metteva in evidenza l’importanza delle piante da interno per la riduzione degli inquinanti presenti negli ambienti interni. La NASA aveva condotto lo studio in risposta alla “sindrome dell’edificio malato” (Sick building syndrome – SBS), come venne chiamata alla fine del XX secolo: un quadro sintomatologico ben definito, che si manifesta in un elevato numero di occupanti edifici moderni o recentemente rinnovati, dotati di impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento d’aria globale (senza immissione di aria fresca dall’esterno) e adibiti a uffici, scuole, ospedali, case per anziani, abitazioni civili.
La presentazione dei primi dati della ricerca è in programma il 26 aprile.
Immagine di copertina da Assofloro Magazine.
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