Uno 007 davvero insospettabile, silenzioso e autosufficiente. È il profilo del nuovo sistema di difesa che in America gli scienziati stanno cercando di mettere a punto, sfruttando già note caratteristiche e proprietà delle piante. Perché proprio le piante avrebbero intenzione di trasformare in “spie” in grado di riconoscere nell’ambiente i pericoli per l’uomo.

Per il momento i dettagli sul progetto APT, Advanced Plant Technologies sono davvero pochi e sono stati diffusi qualche giorno fa dalla stampa internazionale. Quel che si sa è che il Darpa (il dipartimento per la difesa americano che si occupa di nuove tecnologie militari) avrebbe intenzione di usare le abilità delle piante a cogliere i cambiamenti del loro habitat (quelli che riguardano il suolo, l’acqua o l’aria) per monitorare e individuare problemi ambientali.

L’intenzione sarebbe quella di applicare la bioingegneria e alterare il genoma delle piante in modo da renderle capaci di lanciare un allarme in caso di contaminazioni chimiche, batteriologiche o radioattive, anomalie elettromagnetiche, e persino in presenza di mine antiuomo.