L’idea viene dall’America (e da dove se no?), dove il caffè è in genere consumato in enormi bicchieri di cartone, per interdirci quelli di Starbucks. Solo negli Usa ogni anno si consumano circa 146 miliardi di caffè da asporto con relative tazze di cartone usa e getta.Già ma che fine fanno tutte queste tazze? Sebbene possano essere riciclate, la carta di questi prodotti può essere riutilizzata non più di 2 o 3 volte prima che le fibre siano troppo consumate. Ovviamente stiamo parlando solo di quei bicchieroni che finiscono nell’indifferenziata, non di certo di quelli che vengono gettati in strada.Una startup californiana “Reduce. Reuse. Grow” ha pensato bene di dare una nuova vita a questi bicchieroni di cartone e di farli rifiorire, nel vero senso della parola. Come? Semplice. Una volta bevuto il caffè, il contenitore può essere aperto, messo ammollo nell’acqua per 5 minuti e poi piantato. E dal cartone può rinascere un fiore, che può essere interrato sul balcone, al parco, o nell’orto condominiale, a voi la scelta. Alla base di questo “prodigio floreale” vi è un nuovo concetto di riutilizzo permanente, cioè contenitori di carta realizzati con un una miscela di cellulosa compostabile che al suo interno incorporerà semi di specie native della California. Se pure venissero buttate nell’ambiente queste tazze sono completamente biodegradabili in 180 giorni. Ogni contenitore sotterrato, fanno sapere i responsabili della startup, sottrae all’atmosfera una tonnellata di CO2. E poi dicono che il caffè rende nervosi, già… ma in questo caso è uno stimolo per il nostro pollice verde.
Oppure inviare un messaggio compilando il modulo: ti risponderà al più presto.
Sei un professionista del verde?Entra nel più grande network del giardinaggio!
Sei un giardiniere?
Sei un rivenditore?
Sei un'azienda?
Iscriviti gratuitamente Per creare il tuo profilo, dare visibilità alla tua impresa, entrare in contatto con gli altri utenti, pubblicare i tuoi video e prodotti.